peer to peer is not a crime

sabato 11 dicembre 2010

Per un pugno di cablogrammi

"Quando un uomo con un crocifisso incontra un uomo con dei cablogrammi, l'uomo col crocifisso è un uomo morto."
[cit. 1 e 2]

La notizia sui cablogrammi relativi al vaticano è interessante già di per sé:
- il vaticano impedì ai propri rappresentanti di testimoniare davanti ad una commissione irlandese sugli abusi
- il vaticano era preoccupato per un possibile indebolimento dovuto ad un eventuale ingresso della Turchia nell'UE
- il vaticano influenzò i polacchi che avevano voce in ambito UE affinché portassero avanti la linea cattolica
- altre cose (i cardinali sono anziani, la linea da tenere riguardo al "codice da vinci")
[guardian.co.uk]


Come per molti altri cablogrammi, niente di sconosciuto: solo la conferma di sospetti diffusi.
Capisco che ci sia il teatrino politico da portare avanti, ma ritengo comunque scandaloso che il Corriere non parli né dell'Irlanda né della Polonia e che l'unica notizia in homepage sia quella sulla risposta ufficiale della santa sede, e non la notizia sul contenuto dei cablogrammi. Tipica informazione-spazzatura italiana: anziché parlare di ciò che è successo, i media parlano dei commenti che i politici hanno fatto riguardo a ciò che è successo.
Anche Repubblica non parla della Polonia (niente link perché non bisogna MAI andare sul sito di repubblica).
Il guardian, invece, non parla della risposta della santa sede :D

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Approfitto di questo post per diffondere alcune informazioni

-> paypal ha bloccato il conto di wikileaks, impedendo loro di usare le donazioni già ricevute e di riceverne altre; simpatici, vero?

-> mastercard e visa hanno intenzione di impedire ai possessori delle loro carte di fare donazioni a conti di proprietà di wikileaks; simpatici, vero?

-> everydns, la società responsabile di tradurre www.wikileaks.org in una roba tipo 213.251.145.96 (se lo scrivete nella barra degli indirizzi funziona, ma è un tantino scomodo da ricordare) ha smesso di fornire questo servizio perché quelli di wikileaks sono brutti e cattivi; simpatici, vero?

-> PostFinance, una banca presso cui Assange aveva un conto, ha chiuso il conto di Assange; simpatici, vero?

-> Assange non è un ladro_di_informazioni/terrorista_che_si_infiltra nei sistemi statunitensi: insieme a dei simpatici amici ha creato un sito MOLTO semplice (wikileaks) tramite cui un informatore può diffondere notizie riservate/segrete con la garanzia di rimanere anonimo; quindi i cablogrammi li ha rubati qualche hacker terrorista, o qualche servizio segreto straniero anti-USA, oppure qualche diplomatico USA che non è soddisfatto del mondo della diplomazia, eppure hanno arrestato Assange; con un mandato internazionale (interpol) che parla di stupro quando in Svezia NON è accusato di stupro (sesso non protetto, forse ha anche rifiutato di sottoporsi ad un test per malattie sessualmente trasmissibili); simpatici, vero?

2 commenti:

  1. Che dire, vorrei tanto prendere a pugni un muro, ma che ci guadagnerei?
    Tanto per cambiare si cerca di imbavagliare, di deviare l'attenzione, di impedire che le informazioni vengano diffuse, come se la colpa fosse di chi riporta i dati, non di chi dice o agisce in modo disgustoso.
    Attendevo tanto i report sul Vaticano e la stampa ne parla nel modo da te descritto!!!!!! Meno male che almeno chi vuole ha la possibilità di leggerli (per gli altri ci sarà la versione della stampa libera tipo quella da te citata o Avvenire). A dire la verità non è che mi aspettassi un comportamento diverso, ma comunque mi girano.
    Che schifo.

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  2. Ho riletto di nuovo due volte il tuo post e ne concludo che sei riuscito a riassumere e ad evidenziare una tal mole di schifezze che devo uscire subito a fare un giro a piedi, magari accompagnato dai Combi, peccato che l'MP3 non raggiunga un vol sufficiente per farmi godere di un effetto calmante.
    Inizierò da "What the fuck is wrong". Poi deciderò in corsa.
    Fra l'altro, leggendo il confronto fra la stampa italiana e quella internazionale credo che aggiungerò al giro una sosta vomito.

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