peer to peer is not a crime

domenica 21 dicembre 2008

Perchè ho iniziato un blog

Salve a tutti, mi chiamo Bruno ("e grazie al cazzo" direte voi che di certo non siete visitatori casuali ma miei conoscenti, ma non si sa mai...). Ho iniziato un blog perchè, come credo la stragrande maggioranza delle altre persone che lo fanno, mi soddifa l'idea che qualcuno legga i miei post e si interessi alle mie opinioni. Quindi volendo fare, senza avere la necessaria preparazione, un po' di psicologia spicciola, si tratta fondamentalmente di bisogno di ricevere attenzione dagli altri, una necessità che mi pare assolutamente giustificabile e nobile. Ho iniziato un blog anche perchè penso di poterlo usare per farmi un'idea generale di come la penso su vari temi e di quanto le mie opinioni reggano l'eventuale confronto con quelle di altri che magari vorranno rispondermi a suon di commenti o in altro modo. Insomma, penso che scrivendole, riuscirò a riordinare le mie idee. Ho scelto di usare blogger.com e non altre piattaforme più libere e meno massive e magari più professionali e più complesse per pigrizia, perchè sapevo che avrei trovato tutto ciò che serviva per un blog da quattro soldi come questo. Il titolo è una citazione dal film "The Matrix", e si riferisce alla tana (non al buco, ma voi traducetelo come più vi aggrada) del bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie, sottintendendo che lì (nella tana) si trovano le meraviglie (che nel film sono rappresentate dalla verità). Dato che io mi son autoproclamato all'inizio della prima superiore "White_R" che sta per white rabbit, il titolo mi pareva appropriato. Se siete arrivati fin qui a leggere avete vinto una birra, perchè un post più noioso di così non si può...

3 commenti:

  1. Ok Bruno, allora al Tonale mi pagherai una birra... oppure una piadina con la grolla!

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  2. se hai bisogno di ricevere attenzioni basta dirlo... magari un'attenzione particolare, di circa 14-15 cm, proprio nella tua "tana" o "buco" che tradur si voglia! ok per la birra, ci stò...

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  3. con sta storia della birra mi sono condannato da solo...

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