peer to peer is not a crime

domenica 5 giugno 2011

REFERENDUM!

1) legittimo impedimento - No comment.
2) gestione dell'acqua - Ne ho parlato nei commenti sul blog di Mattia.
3) nucleare - Favorevole

Spendo due parole sull'ultimo, dato che non l'ho ancora fatto. Le obiezioni al nucleare che vanno per la maggiore, sintetizzate magistralmente in questo video sono

A - è pericoloso: le centrali possono scoppiare e fotterci tutti
Abis - è pericoloso: pregiudizio sulla capacità degli italiani di gestirlo
B - è sporco: le scorie stoccate male possono inquinare le falde e fotterci tutti
Bbis - è sporco: pregiudizio sulla capacità degli italiani di stoccare
C - è consumabile: bisogna puntare sulle rinnovabili

A - Vorrei far notare a tutta la manica di cerebro-mi_piace-quanto_sono-alternativo-lesi che su questo pianeta ci sono CENTINAIA di reattori funzionanti da più di 50 anni (nel senso che sono più di 50 anni che abbiamo il fucile nucleare puntato, non che ci sono reattori così vecchi, spero). Di Disastri ce n'è stato uno, a Chernobyl. Negli USA hanno rischiato fusioni e pure avuto un'esplosione, ma si sono tutto sommato salvati. Scorrendo la lista degli incidenti è possibile vedere che, cazzo, non è successo "niente" in tutti questi anni.
Abis - Per chi non lo sapesse, ho una stima bassissima degli italiani; mi pare evidente, anche perché lo vivo in prima persona, quanto sia facile violare la legge. Questo ha pochissimo a che fare con l'effettiva capacità di gestire una centrale nucleare: i rifiuti a napoli non stanno nelle strade perché gli italiani non sanno guidare i camion, ma per motivi che di tecnico non hanno nulla, con buona pace degli Eelst che hanno buttato tutto nel calderone. Anche l'argomento "è andato in merda ai giapponesi, il popolo più organizzato" è una vaccata: il nucleare non ha (forse) fottuto i giapponesi perché è difficile da gestire, ma perché hanno avuto un terremoto molto potente e uno tsunami altrettanto incredibile. La situazione è precipitata perché i generatori ausiliari stavano a 7 metri d'altezza, ma lo tsunami è stato più alto e li ha sminchiati. Quando in italia avremo la stessa frequenza di terremoti e tsunami che hanno in giappone, sarò d'accordo nel dire che loro sanno gestirli e noi no, ma la verità è che noi non ce li abbiamo tutti quei minchia di terremoti; quindi se francesi, tedeschi e company sanno gestire il nucleare, lo possiam fare pure noi.
B & Bbis - Forse in italia ci sono pochi posti in cui stoccare, ma non mi pare che servano campi di calcio per stoccare le tonnellate annue prodotte in una/due/dieci centrali. Effettivamente qui servirebbe qualche numero per capire l'entità del problema
C - sicuramente bisogna puntare soprattutto sulle rinnovabili perché è una scelta intelligente e duratura; intanto però diminuiamo la quantità di carbone bruciata giornalmente "bruciando" uranio, che di schifezze nell'aria ce ne sono abbastanza

7 commenti:

  1. Sono d'accordo praticamente con tutto quanto detto, quindi non mi dilungherò sui punti già esaurientemente descritti da Bruno, ma chiarirò un paio di altri aspetti che mi stanno a cuore.

    Credo che tutti in questo mondo concordino con un paio di assunti (a parte chi ha interessi economici legati all'approvvigionamento e alla lavorazione dei combustibili), che vado ad elencare:

    1 – è indispensabile ottimizzare l'utilizzo dell'energia, di ogni tipo, utilizzando dispositivi e apparecchi sempre più efficienti e riducendone l'utilizzo per quanto possibile
    2 - è assolutamente necessario rivolgersi sempre più alle fonti alternative rinnovabili, che con il passare del tempo ed il progredire della tecnologia saranno in grado di sostituire del tutto i combustibili tradizionali non rinnovabili ed inquinanti

    Mi rendo perfettamente conto anche del fatto che se 30 anni fa si fosse deciso di investire nel settore delle rinnovabili probabilmente oggi avremmo una tecnologia più matura, economica e compatibile con le esigenze ambientali, ma resta il fatto che ciò non è stato messo in opera e la situazione è quella che è, non quella che vorremmo che fosse.
    Dobbiamo quindi fare i conti con la triste realtà, cioè che al momento la situazione non consente di coprire il 100% della richiesta di energia con fonti rinnovabili con costi accettabili e che per lungo tempo ancora non lo sarà.

    Quindi mentre la quota di energia pulita crescerà nel tempo noi dovremo sopperire al resto con fonti convenzionali, vale a dire carbone, gas e nucleare.

    Inspiegabilmente nessuno dice che già ora gran parte della nostra elettricità è di produzione nucleare e importata dai paesi vicini, e in TV, quando si parla del tema in oggetto, nessuno cita le milioni di tonnellate di ceneri rifiuto della combustione del carbone (che peraltro in natura contiene tracce di uranio, quindi sono pure radioattive), che vengono semplicemente gettate in atmosfera, oppure il problema dei problemi fino all'anno scorso, la produzione di CO2 (origine dell'effetto serra e che è abbondantemente creata nel corso dell'operatività delle centrali a carbone/gas) ormai non interessa più a nessuno, perché i media hanno trovato il nuovo spauracchio di moda al momento: le radiazioni.
    Parola che da sola fa rabbrividire e che i media ci propongono sempre corredata con immagini di deformità e mostruosità varie. Inoltre ci si riferisce a Fukushima come se fosse accaduto chissà cosa, ma non si dice che al momento i morti accertati sono una ventina, tragedia, siamo d'accordo, ma non catastrofe assoluta. Anche la zona intorno alla centrale è radioattiva, ma molto, molto meno rispetto a quanto accaduto a Chernobyl.

    Continua

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  2. Continuazione (superava i caratteri massimi ammessi per ogni post)


    In realtà, come fatto notare giustamente dall'autore del post, le centrali nucleari sono operative ormai da oltre 50 anni e il primo vero incidente dovuto a errore di progettazione è quello di Fukushima, perché anche Chernobyl è scoppiata nel corso di un assurdo test del funzionamento delle dinamo in assenza di alimentazione di vapore. Ho iniziato molti anni fa ad interessarmi della cosa e segnalo il fatto che in biblioteca a Leno c'è un interessantissimo libro, questo

    Chernobyl : tutta la verita' sulla tragedia nucleare / Grigorij Medvedev

    che è del 1991 e chiarisce molto bene come sono andate effettivamente le cose. Leggetelo, è davvero interessante.

    Mi chiedo se davvero il mondo sarebbe ecologicamente migliore se l'energia elettrica prodotta in 50 anni di funzionamento di centrali nucleari fosse stata del tutto prodotta attraverso centrali termoelettriche. Chissà l'effetto serra che problema sarebbe.

    Nessuno dice che il nucleare sia esente da problemi, ma a mio giudizio è necessario guardare le cose con oggettività, cioè confrontare i pro e i contro di tutte le alternative senza pregiudizi e ciò NON è assolutamente stato fatto perché ad oggi, tra le convenzionali, il nucleare è in assoluto il più ecologico, affidabile e forse anche economico.
    Con ciò non sto dicendo che domani dovremmo iniziare a costruire centrali a gogo, ma semplicemente che precluderci per sempre la possibilità di realizzare in futuro centrali nucleari, indipendentemente dalla tecnologia che ci sarà è assolutamente eejet (notare il riferimento).

    La sinistra si sta comportando esattamente come la destra, sta cioè creando uno spauracchio diffondendo allarmismo e terrore, un po' come fanno quegli altri con la criminalità o i fatti di cronaca nera, o la pericolosità degli immigrati. Si tratta della stessa identica tecnica, del babau, che creando terrore controlla le persone.

    E che è inaccettabile.
    Quindi formalizzo il fatto che ai referendum voterò si tre volte, ai quesiti sull'acqua e a quello sul legittimo impedimento.
    Per quanto riguarda il nucleare vorrei tanto votare no, ma questo sistema stupidissimo del quorum farà si che gran parte dei votanti si esprimerà con un si, quindi non mi resta che non ritirare la scheda.

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  3. Bruno ha scritto del suo post che "quindi se francesi, tedeschi e company sanno gestire il nucleare, lo possiam fare pure noi."

    Vorrei far notare che pochi giorni fa la Germania ha fatto sapere che entro il 2022 chiudera' tutte le sue centrali nucleari e i francesi hanno cominciato ha fare delle verifiche di sicurezza su tutte le loro centrali.

    http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-13592208

    Anche se mettiamo da parte il fatto della pericolosita' in caso che si perdi il controllo sulla centrale come e' successo a Cernobyl e Fukushima (cosa fattibile visto che l'Italia non e' uno dei paesi meno sismici al mondo http://en.wikipedia.org/wiki/File:Quake_epicenters_1963-98.png e abbiamo degli incapaci all'amministrazione delle nostre compagnie pubbliche) non si prendere in considerazione le conseguenze sulla salute di chi vive nei paraggi di queste centrali. Un recente studio del governo tedesco ha trovato un legame tra bambini cresciuti vicino a una centrale nucleare e la loro tendenza a sviluppare tumori (lo studio e' stato fatto su leuchemia).

    Lo studio e' stato fatto solo su bambini con leuchemia, ma si conclude che chiunche viva vicino ad una centrale nucleare funzionante ha piu' probabilita' di sviluppare un tumore di qualsiasi genere.
    Qui lo studio:
    http://www.rachel.org/lib/leukemias_near_german_nukes.080215.pdf

    Una delle tesi di chi difende l'energia nucleare e la sua sicurezza e' sostenere che Chernobyl non ha generato molte vittime. Si contano quindi solo le persone morte poco tempo dopo l'espolosione. Non si tengono contro dei tumori sviluppati dalle persone negli anni seguenti e chi tutt'oggi continua a morire a causa dalle radiazioni.

    Un documentario interessante e' il seguente:

    http://politicalfilm.wordpress.com/2011/04/07/the-battle-for-chernobyl-2006-also-free-online-now/

    Possiamo aspettarci gli stessi risultati per Fukushima nei prossimi anni anche se piu contenuti visto che il materiale radioattivo fuoriuscito e' stato minore.

    Il filmato fa notare inoltre come le lobby dell'energia nucleare cercano di nascondere il vero numero delle vittime e le ripercussioni sulla salute pubblica. Intorno al nucleare girano un sacco di soldi, e cosi le compagnie investono molto sulla loro immagine, e' facile credere di avere un'opinione imparziale senza sapere quali sono i veri dati.

    Finisco dicendo che invece di investire soldi in un sistema di produzione di energia cosi pericoloso e nocivo alla salute sarebbe meglio seguire l'esempio tedesco e investire in fonti di pulite come l'eolico e il solare e diminuire il consumo di energia per persona incentivando l'isolamento termico delle abitazioni.

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  4. @cuccia88
    "la Germania ha fatto sapere che entro il 2022..." questo non c'entra con la supposta pericolosità del nucleare.
    "le conseguenze sulla salute" hai letto almeno l'abstract dello studio? parla di un raggio di 5km.
    "sostenere che Chernobyl non ha generato molte vittime" eh? io ho definito Chernobyl "Disastro" con la maiuscola. La centrale di Chernobyl è scoppiata perché chi la stava manovrando ha fatto una cazzata spaventosamente rischiosa e non è riuscito a terminarla correttamente, non perché "il nucleare è pericoloso"; sti cazzi.

    "posiamo aspettarci gli stessi risultati ... anche se più contenuti" è una contraddizione.

    "il numero delle vittime" è colpa degli idioti che hanno manovrato chernobyl. "ripercussioni sulla salute pubblica" questo è sicuramente da indagare.

    "sistema di produzione di energia così pericoloso e nocivo" che sia pericoloso è falso: dire che il nucleare è pericoloso perché chernobyl ha fatto un fottio di vittime è come dire che siccome su 10'000 gran premi sono morti X piloti allora le automobili sono pericolose. Le centrali che vengono costruite oggi sono sicure, e se si evita di manovrarle a caso funzionano bene. Dire che sia nocivo è vero, ma come è possibile gestire la nocività di un inceneritore suppongo sia possibile fare lo stesso per un reattore.

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  5. Sono d'accordo con quanto riportato da Bruno e Pier, anche se in Italia il rischio sismico non è così del tutto irrilevante. Tuttavia il vero problema non è questo (secondo il mio parere) poiché esistono le tecnologie necessarie per individuare un sito "sicuro" e costruire una struttura sismo-resistente.
    Sono invece dubbioso sul punto "B & Bbis" del post di Bruno: come possiamo assumerci la responsabilità di lasciare i nostri "rifiuti" nucleari alle generazioni che vivranno dopo di noi nei prossimi 100000-1000000 anni e che non potranno neppure godere delle nostre centrali?

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  6. @ il Presidente
    La durata delle scorie è l'aspetto spaventoso, perché la quantità è risibile. Non ho cercato conferme, ma basandomi sui dati di un blog satirico [incomaemeglio.blogspot.com], si tratta di 10'000 tonnellate ogni anno. Se fossero tutte di tecnezio, che è tra gli scarti più leggeri, occuperebbero 1000 metri cubi, che "è sempre meno della collezione di cravatte di montezemolo" (cit.). La grande piramide di Cheope prima di essere erosa misurava 240m per lato, con un volume di 2'500'000 metri cubi. Io la sto facendo un po' troppo facile, ma direi che le strutture per lo stoccaggio non sono un problema notevole in termini tecnologici o di spazi. Il problema è che dovrebbero durare quantità improponibili di millenni; però anche la piramide di Cheope è ancora lì, e non l'ha progettata un ingegnere... (forse è per quello che è ancora in piedi :P)

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  7. Ahahahahahah... le cravatte di Montezemolo!!! In quanto alla piramide di Cheope hai pienamente ragione!

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